Libero Consorzio Comunale di Ragusa già Provincia Regionale di Ragusa
Libero Consorzio Comunale di Ragusa

UOS2.3 Piano Nazionale Radon

Il progetto di rilevamento della concentrazione di radon in provincia di Ragusa

Tra le attività svolte dal 6° Settore ha notevole rilievo la partecipazione al “Progetto di rilevamento della presenza di gas radon nel territorio provinciale”, nato grazie alla collaborazione tra l’Assessorato Territorio, Ambiente e Protezione Civile della Provincia di Ragusa, l’ARPA Sicilia, il Dipartimento Provinciale ARPA di Ragusa, il Servizio Regionale di Protezione Civile – sede di Ragusa, i Comuni, l’AUSL 7 e l’Azienda Ospedaliera “Civile – M.P. Arezzo”. Questo progetto attua il più ampio Piano Nazionale Radon, voluto dal Ministero della Salute, che ha assegnato all’Istituto Superiore di Sanità il compito di procedere alla mappatura nazionale delle aree a maggiore presenza di radon.

Cos’è il radon

Il radon è un gas radioattivo, inodore, insapore ed incolore, che si mescola con l’aria ed aumenta la sua concentrazione in condizioni di scarsa ventilazione, specie all’interno degli edifici. L’accumulo del radon suscita particolare attenzione se si tiene conto che la popolazione dei paesi industrializzati trascorre circa l’80% del proprio tempo in ambienti chiusi (casa, ufficio, luoghi di svago, ecc.). È stato stimato che il radon contribuisce per più del 50% circa alla dose annua di radiazioni naturali cui ogni individuo è esposto.

Il radon è responsabile di circa il 10÷20% dei tumori al polmone nei paesi occidentali (circa 3000 casi di morti per tumore polmonare da radon ogni anno in Italia), risultando secondo solo al fumo di sigarette. L’effetto cancerogeno del radon è maggiore nei soggetti fumatori che (a parità di esposizione rispetto ai non fumatori) hanno una probabilità circa 25 volte maggiore di contrarre il cancro al polmone, in quanto i tessuti polmonari dei fumatori intrappolano con estrema facilità le particelle di radon.

Obiettivi del progetto

Il progetto di rilevamento vede la Provincia Regionale di Ragusa in prima linea, perché quella di Ragusa è la prima provincia siciliana ad essere coinvolta nelle attività che prevedono l’installazione di circa 480 dosimetri (piccoli rivelatori di radon, assolutamente innocui, che non necessitano di alimentazione elettrica) in altrettante abitazioni del territorio provinciale estratte in maniera del tutto casuale in proporzione alla popolazione residente nei singoli Comuni (vedi distribuzione).

Attività svolte nell’ambito del progetto

  • organizzazione, insieme ad ARPA Sicilia, di una giornata di studi il 10.10.2008 dal titolo “La protezione del territorio dal radon: dal Piano Nazionale Radon alla realizzazione in Sicilia”, con la partecipazione, tra gli altri, del dott. Francesco Bochicchio dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, responsabile nazionale del Piano Nazionale Radon;
  • realizzazione di momenti di divulgazione alla popolazione, con la distribuzione a tutti i Comuni di un pieghevole informativo sulle caratteristiche del radon e sugli obiettivi del progetto di rilevamento;
  • partecipazione agli incontri con alcuni abitanti estratti e coinvolti nel progetto, nei comuni di Santa Croce Camerina, Scicli, Vittoria;
  • formazione rivolta ai funzionari tecnici comunali ed agli operatori volontari dei gruppi comunali di protezione civile che si sono occupati della distribuzione dei dosimetri nelle varie abitazioni;
  • coinvolgimento degli studenti in visita didattica presso i laboratori del Settore Geologia sulle problematiche connesse al radon;
  • presentazione dei risultati finali, insieme ad ARPA Sicilia, in una giornata di studi il 07.10.2015 dal titolo “Monitoraggio del radon nel territorio della provincia di Ragusa”, con la partecipazione, tra gli altri, del dott. Francesco Bochicchio dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, responsabile nazionale del Piano Nazionale Radon;
  • diffusione del rapporto finale “Indagine sul radon in provincia di Ragusa”.

Documenti

Collegamenti esterni per ulteriori approfondimenti